Il numero che vado a presentare è un numero che possiamo definire speciale, in quanto completamente dedicato al sito sperimentale valanghivo della P.ta Seehore, nel comune di Gressoney-La-Trinité, in Valle d’Aosta. Le attività svolte in questo sito sono finanziate all’interno del progetto Dinamica delle valanghe: distacco e interazione flusso/ostacoli n. 048, denominato DynAval – Programma Operativo di Cooperazione territoriale europea transfrontaliera, Italia/Francia (Alpi) 2007/2013.
Sovente i risultati di tali progetti si sono rivelati troppo “scientifici” e di poca utilità pratica e di difficile trasposizione nella gestione quotidiana del rischio idrogeologico s.l.. A questo proposito, la Direzione assetto idrogeologico dei bacini montani, Capofila di progetto, che ho l’onere e l’onore di dirigere, ha voluto dare al progetto una forte valenza pratica, per ottenere risultati quanto più possibile tangibili e utili relativi alla gestione in sicurezza del territorio montano.
Il raggiungimento di tali obiettivi non può, tuttavia, prescindere dalla ricerca scientifica che, in questo caso specifico del progetto, ha mostrato come la tradizionale “mission” universitaria, comprendente la formazione e la ricerca teorica, va arricchita con aspetti indispensabili quali il trasferimento tecnologico ed i servizi al territorio.
Gli articoli che man mano leggerete all’interno del numero speciale evidenziano quanto detto sopra. Tutti i dati ottenuti durante la realizzazione dei test sul sito valanghivo della P.ta Seehore vengono raccolti ed analizzati, dai vari enti di ricerca incaricati, per la definizione di prodotti che dovranno supportare gli uffici preposti nella gestione quotidiana del rischio.
A questo proposito, vorrei riportare alcuni esempi di prodotti che apporteranno un miglioramento delle conoscenze nell’ambito valanghivo e che si tradurranno in un supporto nella gestione del rischio. Una migliore capacità di definizione delle aree di distacco delle valanghe, scaturita dall’analisi dei test effettuati in situ, avrà ricadute certamente positive sull’applicazione dei modelli di dinamica delle valanghe, determinando in modo più accurato le zone di arresto, in un’ottica di zonizzazione del pericolo. I dati di pressione del flusso valanghivo sull’ostacolo sono analizzati in nell’ottica di fornire un supporto alla risoluzione della problematica
del come costruire in sicurezza in zone soggette a rischio valanghivo, mentre l’installazione di un sistema di array infrasonico permetterà, in futuro, una validazione robusta del rischio valanghivo, mediante l’identificazione dell’attività valanghiva in atto ed il confronto tra i modelli previsionali e gli effetti reali in situ.
Naturalmente, il progetto, che ha durata triennale, non potrà risolvere le innumerevoli problematiche legate al rischio valanghivo. A questo proposito, considerati gli ottimi risultati ottenuti in DynAval e la proficua collaborazione instauratasi con il partner francese CEMAGREF, è stata approvata una nuova proposta progettuale – MAP 3 -, con scadenza a fine 2014, che cercherà di approfondire ulteriormente le tematiche trattate in DynAval, inserendo nuove variabili, quali, ad esempio, il contributo eolico in fase di distacco delle valanghe e sperimentando nuove tecnologie che permetteranno di migliorare gli attuali strumenti utilizzati nella complicata gestione quotidiana del rischio valanghivo.
Dott. Forestale Valerio Segor
Coordinatore del CTD AINEVA
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