Qualificati lettori, anche di recente, hanno lamentato un taglio eccessivamente scientifico di Neve e Valanghe a discapito dei contenuti di carattere pratico, utili ai frequentatori della montagna invernale. Anche se la rivista, essendo un organo dell’Associazione dei Servizi valanghe e non un “magazine” di montagna, manterrà una sua peculiarità volta agli aspetti tecnici dell’attività dei servizi, il Comitato di Redazione ritiene sia importante dar voce anche a tematiche più orientate ad un pubblico generico di chi va in montagna per scopi sportivi e desidera aumentare il proprio bagaglio di conoscenze. In questo numero, su proposta del Servizio Valanghe Italiano del CAI, viene quindi pubblicato un lavoro realizzato da un apposito gruppo di ricerca della Commissione Valanghe ICAR sul cosiddetto “sondaggio slalom” particolare tecnica di sondaggio in linea che consente di incrementare l’area sondata del 33-50%, a parità di tempo, rispetto ai metodi di sondaggio attualmente in uso.
Un interessante contributo di carattere scientifico, che però ha delle importanti ricadute pratiche, affronta il tema della densità della neve fresca sulle Alpi Italiane alla luce delle oltre 12.000 misure di densità della neve fresca giornaliera attualmente presenti nelle banche dati dei Servizi valanghe, con lo scopo principale di analizzare la veridicità del rapporto neve/pioggia di 10/1 oggi considerato come standard di riferimento in numerose applicazioni.
In questi ultimi anni, sempre più spesso e in modo talvolta frettoloso, sono stati messi in relazione fenomeni gravitativi avvenuti in montagna (frane, crolli ecc.) con la degradazione del permafrost dovuta ai cambiamenti climatici in atto. Il contributo di ARPA Piemonte relativo al monitoraggio geotecnico e termico della cresta sud del Monte Rocciamelone, rappresenta una delle poche esperienze italiane con le quali si è cercato di stabilire un nesso di causalità tra riscaldamento atmosferico, degradazione del permafrost e fenomeni gravitativi.
Infine, in questo numero di Neve e Valanghe, sono presentati altri due lavori, uno di glaciologia riguardante una serie di indagini radar realizzate per studiare le caratteristiche endoglaciali del Ghiacciaio dei Forni e uno di carattere storico-documentaristico relativo ad un evento valanghivo catastrofico avvenuto nel 1836 in comune di Gerola Alta in Valtellina.
Anselmo Cagnati
Direttore Responsabile
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