Le valanghe sono un fenomeno naturale bellissimo…
La neve cade sulle montagne e già quando si è depositata si può trovare in condizioni fisico-meccaniche diversissime, di volta in volta.
Si evolve in modo diverso a seconda delle diverse condizioni meteorologiche, geomorfologiche, eccetera.
Si trasforma lentamente ma inesorabilmente soprattutto a causa di un altrettanto inesorabile giudice: il tempo.
Questo candido e tranquillo manto è estremamente vivo… e non sempre è tranquillo.
Quando si rompono i delicati equilibri, che si sviluppano e si evolvono al suo interno, d’un colpo si trasforma in valanga.
Una più o meno consistente massa di neve che, anch’essa con caratteristiche diverse di volta in volta, non può resistere alla forza di gravità e scende a valle, ora con lentezza… quasi con dolcezza, il più delle volte con impeto, con irresistibile potenza alla ricerca di nuovi equilibri (tutto, in natura, è ricerca di equilibri).
Le valanghe sono un fenomeno naturale bellissimo, beninteso… visto come fenomeno a sé stante.
Purtroppo quando c’è di mezzo l’uomo le valanghe diventano delle cose bruttissime, cattive, ingiuste, perché provocano la morte, anche se loro, le valanghe, non ce ne possono nulla.
La maggior parte delle volte esse sono provocate dagli stessi travolti.
E scatta l’allarme, scatta la macchina dei soccorsi, formata da delicati equilibri… altrettanto delicati come quelli che mantengono sospeso sulla montagna un instabile versante di neve, che vorrebbe liberarsi da forze che non conosce per lasciarsi andare, attratto da forze altrettanto sconosciute che gli vorrebbero far trovare un altro equilibrio.
In questo numero di Neve e Valanghe riportiamo il caso molto particolare di un incidente da valanga occorso a scialpinisti.
Werner è il nome di uno di questi.
Werner è ancora vivo, sicuramente grazie ad una sommatoria di cose positive e magari anche fortuite ma anche per la tenacia e la preparazione tecnica della macchina dei soccorsi, dal sondatore del soccorso alpino, al pilota dell’elicottero oppure al tecnico ospedaliero.
Grazie, forse, alla pervicacia di qualcuno, di un anello di questa catena dei soccorsi.
L’articolo, scritto con sintetica schiettezza e coinvolgimento da un medico che di montagna ne ha masticata e ne mastica, il dott. dott. Werner Beikircher, è stato curato dal collega del Servizio Valanghe della Provincia Autonoma di Bolzano Fabio Gheser.
Sicuramente, a vari livelli nella comunità tecnico-scientifica e nella citata complessa macchina dei soccorsi, porta un importante contributo ed assume un significativo valore didattico.
Le valanghe sono un fenomeno naturale bellissimo… naturalmente non bisogna finirci dentro.
Il Direttore Responsabile
Dott. Geol. Giovanni Peretti
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