Cari lettori,
i l 2006 si è aperto con a lcune importanti iniziative che, av viate nell’ambito della convenzione in at to con i l Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, rappresentano seg ni concreti dell’interesse che circonda gli aspetti tecnico- scientifici e gestionali connessi al tema della neve e delle valanghe.
In particolare, in questi primi mesi dell’anno, si è dato av vio a l programma di formazione e aggiornamento che il Dipartimento, avvalendosi di AINEVA, ha voluto rivolgere ai funzionari tecnici dei Centri Funzionali di Protezione Civile.
In un recente corso di specializzazione tenuto dal Dipartimento e da AINEVA a L’Aquila e avvalendosi del prezioso supporto di Meteomont e della Regione Abruzzo, una ventina di tecnici, in rappresentanza di gran parte delle Regioni d’Italia, hanno potuto approfondire diversi aspetti tecnico- scientifici di interesse per la gestione delle attività di monitoraggio e a llertamento proprie dei Centri Funzionali.
Questa iniziativa va interpretata come l’inizio di un nuovo e, speriamo, proficuo rapporto di collaborazione tra le diverse strutture pubbliche impegnate nel settore della nivologia e della prevenzione del pericolo di valanga in area alpina e appenninica.
In questo nuovo numero di “ Neve e Valanghe”, vengono trattati alcuni aspetti che riteniamo possano risultare di particolare interesse per i nostri lettori.
Nell’articolo “ La nivologia nella scuola” sono descritti i r isultati dell’esperienza che i colleghi dell’ Ufficio Valanghe di Aosta e del Laboratorio Neve e Suoli Alpini dell’ Università di Torino, nel contesto di ampie forme di collaborazione con enti diversi attivi sul territorio regionale, hanno realizzato al lo scopo di diffondere una “cultura della neve” in grado di supportare a vari livelli le azioni intraprese per una corretta gestione del territorio innevato.
I delegati di AINEVA nella CISA- IK A R (Commissione Internazionale Soccorso A lpino) trattano, nel loro contributo “CISA- IKAR 2005”, i temi sviluppati nell’ambito dell’incontro che questo organismo internazionale ha tenuto lo scorso ottobre a Cortina d’Ampezzo.
Allo scopo di rendere più efficienti le attività di ricerca dei dispersi è stato avviato un progetto che affronta il tema ricorrendo a nuove soluzioni di natura informatica. Nell’articolo redatto a cura di a lcuni rappresentanti del Soccorso A lpino del Friuli Venezia Giulia e della Topotek Geomatica S.r. l ., sono descritti i risultati di questa interessante sperimentazione.
Un importante esito dell’esperienza maturata dall’Ufficio Valanghe dell’Arpa Piemonte nell’ambito delle attività di supporto alle Olimpiadi invernali del 2006, ci viene illustrato nell’articolo che i colleghi piemontesi hanno redatto in collaborazione con i tecnici del Settore Weather del TOROC. In particolare vengono esposti i risultati di alcune applicazioni effettuate allo scopo di incrementare le conoscenze relativamente all’esposizione della viabilità al pericolo di valanga.
Sempre dal Piemonte, ma questa volta a cura di un rappresentante del Politecnico di Torino affiancato da liberi professionisti, viene il resoconto sulle prime applicazioni di un innovativo sistema automatico per la rilevazione delle valanghe, anche in questo caso finalizzato alla gestione delle problematiche di sicurezza della viabilità.
L’ultimo scritto che proponiamo allo vostra attenzione in questo numero 57 di “ Neve e Valanghe”, descrive i r isultati di uno studio effettuato relativamente a lle potenzialità e ai l imiti di un software di supporto a l la previsione del pericolo di valanghe. Lo studio realizzato a cura di due tecnici di settore, contiene interessanti spunti per affrontare le tematiche specifiche della previsione locale.
Buona lettura!
Il responsabile tecnico
Arch. Giorgio Tecilla
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