E’ stata pubblicata, a cura di AINEVA, la versione italiana di “The International Classification for Seasonal Snow on the Ground”. La pubblicazione, uscita nel 2009 a cura dell’UNESCO e con il patrocinio dell’Associazione internazionale di scienze della criosfera (IACS), è il prodotto di un gruppo di lavoro internazionale costituito nel 2003 con lo scopo di rivedere ed aggiornare la classificazione uscita nel 1990 a cura dell’ex Commissione internazionale neve e ghiaccio (ICSI) e che ha costituito, sino ad oggi, un punto di riferimento imprescindibile per i ricercatori e i tecnici che operano in campo nivologico. Ciò si è reso necessario perché, dal 1990 in poi, le conoscenze della neve e le tecniche di osservazione si sono evolute, i gruppi di interesse, dai ricercatori ai semplici osservatori dei servizi valanghe, sono aumentati e da più parti si sentiva quindi l’esigenza di disporre di un nuovo documento conciso che, pur mantenendo inalterata la facilità di utilizzo, fosse più aggiornato dal punto di vista scientifico e rispondesse nello stesso tempo alle diverse esigenze. La nuova classificazione, come peraltro la precedente, si occupa principalmente della neve stagionale anche se i concetti di base si possono estendere fino alla formazione del firn e del ghiaccio. La neve è classificata tenendo in considerazione, da un lato, gli aspetti morfologici delle particelle e, dall’altro, i processi fisici che le originano.
Il costo della pubblicazione è 10,00 euro, spese di spedizione incluse.
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Guida all’interpretazione
Utile agli scialpinisti e a quanti vivono e operano nell’ambito della montagna innevata, contiene una spiegazione della scala di pericolo e informazioni sulla base informativa e sulle metodologie adottate per la formulazione della previsione. Offre un approfondimento sull’utilità e sui limiti territoriali e temporali dei bollettini ed è corredata da un glossario dei termini nivometeorologici.
Per ottenere una copia cartacea della Guida è sufficiente inviare richiesta scritta all’AINEVA in Vicolo dell’Adige 27 – 38122 TRENTO, allegando € 1,90 in francobolli.
Per richiedere i 4 opuscoli (La neve, Le valanghe, Meteorologia alpina e I bollettini AINEVA – Guida all’interpretazione) è sufficiente inviare un unico francobollo di € 1,90.
Per richieste cumulative per gruppi si prega di contattare la Segreteria AINEVA via e-mail al seguente indirizzo: aineva@aineva.it
Le Regioni e Provincie autonome dell’arco alpino hanno, secondo i dettami di legge, il compito di prevenire i pericoli derivanti dalle valanghe sul territorio montano.
Tale compito viene assolto dalle varie istituzioni locali, tramite i propri organi competenti sul territorio, principalmente con l’emissione di un bollettino nivometeorologico.
La natura regionale dei bollettini garantisce una maggiore puntualità sulla situazione e soddisfa le diverse esigenze degli utenti cui il prodotto è rivolto.
Tuttavia nel corso degli anni si sono sempre più avvertite l’esigenza di coordinare il lavoro degli organi che si occupano della previsione del pericolo valanghe per uno scambio omogeneo delle informazioni e la necessità di rivolgersi all’utenza sia italiana che estera sull’intero arco alpino in un linguaggio comune.
Per soddisfare tale esigenza, nel 1983 venne fondata l’AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe), con sede a Trento, con il compito di coordinare il lavoro dei sette centri regionali e provinciali che si occupano di pericolo valanghe, pur mantenendo gli stessi la propria autonomia operativa.
Gli obiettivi primari dell’AINEVA sono lo scambio e la divulgazione di informazioni, l’adozione di metodologie comuni di raccolta ed elaborazione dati, la divulgazione di pubblicazioni, la formazione dei tecnici e la diffusione dei bollettini nivometeorologici.
Questa pubblicazione ha proprio lo scopo di rendere più comprensibili le informazioni contenute nei vari bollettini regionali e provinciali oltre che dei prodotti generali AINEVA riguardanti tutto l’arco alpino Italiano.
Il bollettino è uno strumento che fornisce un quadro sintetico dell’innevamento e dello stato del manto nevoso e indica il grado di pericolo di valanghe, in un determinato territorio, al momento dell’emissione e, sulla base delle previsioni meteorologiche e della possibile evoluzione del manto nevoso, quello atteso per l’immediato futuro, al fine di prevenire eventuali incidenti derivanti dal distacco di valanghe.
Una delle attività importanti dell’AINEVA è la partecipazione al Gruppo internazionale di lavoro dei Servizi di previsione e prevenzione valanghe che ha sviluppato la scala unificata europea del pericolo di valanghe, definita nel 1993 in occasione del VI convegno internazionale tenutosi in Baviera.
La scala in questione riporta i concetti fondamentali cui fanno riferimento tutti gli strumenti di valutazione del pericolo di valanghe (cliccare sul titolo).
Scala europea del pericolo di valanghe
Il bollettino è uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria ed altrui incolumità nei confronti del pericolo rappresentato dalla caduta di valanghe. Pertanto gli utenti si possono individuare sia tra gli abitanti ed operatori della montagna sia tra i frequentatori occasionali della montagna innevata.
In particolare il bollettino è rivolto alle seguenti categorie:
I dati disponibili nel lungo periodo indicano per l’Italia una media stagionale di 21 vittime da valanga. È quindi necessario che il bollettino nivometeo, pur nella sua estrema sintesi, risulti comprensibile ad un’utenza la più possibile ampia e diversificata. La diversità tra i vari bollettini locali può essere giustificata inoltre dal bisogno di rivolgersi maggiormente ad un tipo di utenza rispetto ad un’altra, secondo le necessità e circostanze locali.
I bollettini sono redatti e diffusi dalle diverse Regioni e Provincie dell’arco alpino (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincie autonome di Trento e Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia, titolari per legge di tale incombenza); essi appaiono strutturalmente diversi tra loro sia per ragioni storiche sia per le necessità delle utenze locali.
Nonostante queste diversità, prevalentemente grafiche, essi presentano dei contenuti comuni, frutto di precise indicazioni ed accordi presi all’interno dell’AINEVA.
Infatti, su tutti i bollettini vengono fornite le seguenti informazioni:
Come già anticipato, i bollettini emessi dai vari centri Regionali, riportano informazioni basilari comuni ed essenziali; ognuno di essi presenta una diversa organizzazione e struttura del testo e della parte grafica. La sottolineatura di alcuni concetti rispetto ad altri è comunque sempre ben evidente e chiara all’utenza.
Per la previsione del pericolo valanghe i centri regionali e provinciali aderenti all’AINEVA si basano principalmente su una serie di dati provenienti da una rete di oltre 100 stazioni nivometeorologiche automatiche dislocate nei siti più rappresentativi dell’arco alpino, che forniscono in tempo reale dati su temperatura, intensità e direzione del vento, altezza della neve, umidità, radiazione solare ecc., e da oltre 150 campi neve manuali, dove giornalmente i rilevatori, oltre a fornire i dati meteorologici classici, trasmettono informazioni dettagliate sulle condizioni del manto nevoso e una descrizione sull’attività valanghiva nelle ultime 24 ore.
Ulteriori dati provengono settimanalmente da una rete di circa 120 campi nivometrici dove vengono eseguiti i profili del manto nevoso (prova penetrometrica e analisi degli strati).
Inoltre è in fase di sperimentazione avanzata, da parte di alcuni centri, l’utilizzo di personale qualificato per effettuare settimanalmente rilievi e test di stabilità (es. blocco di scivolamento) itineranti in circa 60 siti.
Particolare importanza nella parte previsionale ricoprono i dati di evoluzione delle condizioni meteo.
Anche in questo le singole realtà operative differiscono molto: alcuni uffici redigono autonomamente le previsioni a scala locale, altri si affidano a centri previsionali regionali o provinciali, integrando talvolta le informazioni con le carte che provengono dai principali centri meteorologici europei.
Il metodo vero e proprio con cui viene fatta la valutazione del pericolo di distacco di valanghe è definito sinottico o convenzionale o a scala regionale. Esso è basato principalmente sulle capacità, sull’esperienza e sulle conoscenze scientifiche dei previsori che, dai vari centri, seguono le evoluzioni del manto nevoso e l’andamento meteorologico e che devono essere in grado di valutare tutti i dati a disposizione per definire la stabilità del manto nevoso, attraverso un processo di logica deduttiva.
La previsione del pericolo valanghe nelle giornate successive a quella di emissione, essendo strettamente dipendente dall’evoluzione meteorologica, viene formulata sulla base delle previsioni meteo e indica la probabile tendenza evolutiva delle condizioni del manto nevoso.
I bollettini nivometeorologici fin qui descritti forniscono, a livello regionale, una sintetica descrizione del manto nevoso e del pericolo valanghe e, sulla base delle previsioni meteorologiche, una stima dell’evoluzione del pericolo.
Essendo il pericolo valanghe espresso su scala regionale, la sua valutazione è fatta solo per zone o gruppi montuosi e quindi non può essere esteso ad ogni singolo pendio innevato. Il bollettino descrive comunque i pendii pericolosi, ma spetta all’utente mettere in relazione fra loro il grado di pericolo, la possibile attività valanghiva e le relative conseguenze nell’affrontare l’attraversamento di una zona potenzialmente pericolosa.
I bollettini vengono generalmente emessi con cadenza trisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì), con la possibilità di emissioni straordinarie nel caso di evoluzioni repentine delle condizioni meteo o del manto nevoso; in virtù della piena autonomia dei singoli centri, la Regione Veneto emette il proprio bollettino ogni 24 ore. Le indicazioni riportate si riferiscono al momento dell’emissione, con l’indicazione della tendenza per le successive 24-48-72 ore.
Ogni Regione o Provincia autonoma emette il bollettino di propria competenza territoriale, spesso indicando un grado di pericolo specifico su alcune sottozone geograficamente e climaticamente omogenee, in modo di fornire informazioni il più possibile dettagliate.
In occasione di eventi particolari, quali ad esempio manifestazioni sportive o altro, vengono eleborati appositi bollettini locali molto dettagliati validi solo per zone geografiche ristrette.
Al fine di fornire un quadro globale, se pur sintetico, della situazione del pericolo di valanghe nell’intero arco alpino, esiste un bollettino AINEVA che in sintesi raggruppa tutti i dati provenienti dai bollettini regionali e provinciali ed è disponibile su Internet all’indirizzo aineva.it.
Presso lo stesso risponditore si possono ascoltare le previsioni meteorologiche suddivise per macro-regioni (Alpi orientali, centrali e occidentali), attive tutto l’anno.
I messaggi vengono aggiornati ad ogni nuova emissione dei bollettini, direttamente dai vari centri regionali e provinciali, fornendo all’utenza una informazione in tempo reale sulla situazione del pericolo valanghe sull’intero arco alpino.
Guida all’interpretazione
Utile agli scialpinisti e a quanti vivono e operano nell’ambito della montagna innevata, contiene una spiegazione della scala di pericolo e informazioni sulla base informativa e sulle metodologie adottate per la formulazione della previsione. Offre un approfondimento sull’utilità e sui limiti territoriali e temporali dei bollettini ed è corredata da un glossario dei termini nivometeorologici.
Per ottenere una copia cartacea della Guida è sufficiente inviare richiesta scritta all’AINEVA in Vicolo dell’Adige 27 – 38122 TRENTO, allegando € 1,90 in francobolli.
Per richiedere i 4 opuscoli (La neve, Le valanghe, Meteorologia alpina e I bollettini AINEVA – Guida all’interpretazione) è sufficiente inviare un unico francobollo di € 1,90.
Per richieste cumulative per gruppi si prega di contattare la Segreteria AINEVA via e-mail al seguente indirizzo: aineva@aineva.it
Le Regioni e Provincie autonome dell’arco alpino hanno, secondo i dettami di legge, il compito di prevenire i pericoli derivanti dalle valanghe sul territorio montano.
Tale compito viene assolto dalle varie istituzioni locali, tramite i propri organi competenti sul territorio, principalmente con l’emissione di un bollettino nivometeorologico.
La natura regionale dei bollettini garantisce una maggiore puntualità sulla situazione e soddisfa le diverse esigenze degli utenti cui il prodotto è rivolto.
Tuttavia nel corso degli anni si sono sempre più avvertite l’esigenza di coordinare il lavoro degli organi che si occupano della previsione del pericolo valanghe per uno scambio omogeneo delle informazioni e la necessità di rivolgersi all’utenza sia italiana che estera sull’intero arco alpino in un linguaggio comune.
Per soddisfare tale esigenza, nel 1983 venne fondata l’AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe), con sede a Trento, con il compito di coordinare il lavoro dei sette centri regionali e provinciali che si occupano di pericolo valanghe, pur mantenendo gli stessi la propria autonomia operativa.
Gli obiettivi primari dell’AINEVA sono lo scambio e la divulgazione di informazioni, l’adozione di metodologie comuni di raccolta ed elaborazione dati, la divulgazione di pubblicazioni, la formazione dei tecnici e la diffusione dei bollettini nivometeorologici.
Questa pubblicazione ha proprio lo scopo di rendere più comprensibili le informazioni contenute nei vari bollettini regionali e provinciali oltre che dei prodotti generali AINEVA riguardanti tutto l’arco alpino Italiano.
Il bollettino è uno strumento che fornisce un quadro sintetico dell’innevamento e dello stato del manto nevoso e indica il grado di pericolo di valanghe, in un determinato territorio, al momento dell’emissione e, sulla base delle previsioni meteorologiche e della possibile evoluzione del manto nevoso, quello atteso per l’immediato futuro, al fine di prevenire eventuali incidenti derivanti dal distacco di valanghe.
Una delle attività importanti dell’AINEVA è la partecipazione al Gruppo internazionale di lavoro dei Servizi di previsione e prevenzione valanghe che ha sviluppato la scala unificata europea del pericolo di valanghe, definita nel 1993 in occasione del VI convegno internazionale tenutosi in Baviera.
La scala in questione riporta i concetti fondamentali cui fanno riferimento tutti gli strumenti di valutazione del pericolo di valanghe (cliccare sul titolo).
Scala europea del pericolo di valanghe
Il bollettino è uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria ed altrui incolumità nei confronti del pericolo rappresentato dalla caduta di valanghe. Pertanto gli utenti si possono individuare sia tra gli abitanti ed operatori della montagna sia tra i frequentatori occasionali della montagna innevata.
In particolare il bollettino è rivolto alle seguenti categorie:
I dati disponibili nel lungo periodo indicano per l’Italia una media stagionale di 21 vittime da valanga. È quindi necessario che il bollettino nivometeo, pur nella sua estrema sintesi, risulti comprensibile ad un’utenza la più possibile ampia e diversificata. La diversità tra i vari bollettini locali può essere giustificata inoltre dal bisogno di rivolgersi maggiormente ad un tipo di utenza rispetto ad un’altra, secondo le necessità e circostanze locali.
I bollettini sono redatti e diffusi dalle diverse Regioni e Provincie dell’arco alpino (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincie autonome di Trento e Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia, titolari per legge di tale incombenza); essi appaiono strutturalmente diversi tra loro sia per ragioni storiche sia per le necessità delle utenze locali.
Nonostante queste diversità, prevalentemente grafiche, essi presentano dei contenuti comuni, frutto di precise indicazioni ed accordi presi all’interno dell’AINEVA.
Infatti, su tutti i bollettini vengono fornite le seguenti informazioni:
Come già anticipato, i bollettini emessi dai vari centri Regionali, riportano informazioni basilari comuni ed essenziali; ognuno di essi presenta una diversa organizzazione e struttura del testo e della parte grafica. La sottolineatura di alcuni concetti rispetto ad altri è comunque sempre ben evidente e chiara all’utenza.
Per la previsione del pericolo valanghe i centri regionali e provinciali aderenti all’AINEVA si basano principalmente su una serie di dati provenienti da una rete di oltre 100 stazioni nivometeorologiche automatiche dislocate nei siti più rappresentativi dell’arco alpino, che forniscono in tempo reale dati su temperatura, intensità e direzione del vento, altezza della neve, umidità, radiazione solare ecc., e da oltre 150 campi neve manuali, dove giornalmente i rilevatori, oltre a fornire i dati meteorologici classici, trasmettono informazioni dettagliate sulle condizioni del manto nevoso e una descrizione sull’attività valanghiva nelle ultime 24 ore.
Ulteriori dati provengono settimanalmente da una rete di circa 120 campi nivometrici dove vengono eseguiti i profili del manto nevoso (prova penetrometrica e analisi degli strati).
Inoltre è in fase di sperimentazione avanzata, da parte di alcuni centri, l’utilizzo di personale qualificato per effettuare settimanalmente rilievi e test di stabilità (es. blocco di scivolamento) itineranti in circa 60 siti.
Particolare importanza nella parte previsionale ricoprono i dati di evoluzione delle condizioni meteo.
Anche in questo le singole realtà operative differiscono molto: alcuni uffici redigono autonomamente le previsioni a scala locale, altri si affidano a centri previsionali regionali o provinciali, integrando talvolta le informazioni con le carte che provengono dai principali centri meteorologici europei.
Il metodo vero e proprio con cui viene fatta la valutazione del pericolo di distacco di valanghe è definito sinottico o convenzionale o a scala regionale. Esso è basato principalmente sulle capacità, sull’esperienza e sulle conoscenze scientifiche dei previsori che, dai vari centri, seguono le evoluzioni del manto nevoso e l’andamento meteorologico e che devono essere in grado di valutare tutti i dati a disposizione per definire la stabilità del manto nevoso, attraverso un processo di logica deduttiva.
La previsione del pericolo valanghe nelle giornate successive a quella di emissione, essendo strettamente dipendente dall’evoluzione meteorologica, viene formulata sulla base delle previsioni meteo e indica la probabile tendenza evolutiva delle condizioni del manto nevoso.
I bollettini nivometeorologici fin qui descritti forniscono, a livello regionale, una sintetica descrizione del manto nevoso e del pericolo valanghe e, sulla base delle previsioni meteorologiche, una stima dell’evoluzione del pericolo.
Essendo il pericolo valanghe espresso su scala regionale, la sua valutazione è fatta solo per zone o gruppi montuosi e quindi non può essere esteso ad ogni singolo pendio innevato. Il bollettino descrive comunque i pendii pericolosi, ma spetta all’utente mettere in relazione fra loro il grado di pericolo, la possibile attività valanghiva e le relative conseguenze nell’affrontare l’attraversamento di una zona potenzialmente pericolosa.
I bollettini vengono generalmente emessi con cadenza trisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì), con la possibilità di emissioni straordinarie nel caso di evoluzioni repentine delle condizioni meteo o del manto nevoso; in virtù della piena autonomia dei singoli centri, la Regione Veneto emette il proprio bollettino ogni 24 ore. Le indicazioni riportate si riferiscono al momento dell’emissione, con l’indicazione della tendenza per le successive 24-48-72 ore.
Ogni Regione o Provincia autonoma emette il bollettino di propria competenza territoriale, spesso indicando un grado di pericolo specifico su alcune sottozone geograficamente e climaticamente omogenee, in modo di fornire informazioni il più possibile dettagliate.
In occasione di eventi particolari, quali ad esempio manifestazioni sportive o altro, vengono eleborati appositi bollettini locali molto dettagliati validi solo per zone geografiche ristrette.
Al fine di fornire un quadro globale, se pur sintetico, della situazione del pericolo di valanghe nell’intero arco alpino, esiste un bollettino AINEVA che in sintesi raggruppa tutti i dati provenienti dai bollettini regionali e provinciali ed è disponibile su Internet all’indirizzo aineva.it.
Presso lo stesso risponditore si possono ascoltare le previsioni meteorologiche suddivise per macro-regioni (Alpi orientali, centrali e occidentali), attive tutto l’anno.
I messaggi vengono aggiornati ad ogni nuova emissione dei bollettini, direttamente dai vari centri regionali e provinciali, fornendo all’utenza una informazione in tempo reale sulla situazione del pericolo valanghe sull’intero arco alpino.
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